sabato, novembre 03, 2007

moratoria dei mutui

migliaia di italiani sono stati indotti ad accendere un muto a tasso variabile, anche quando nel 2003 il tasso euribor era a l 2 % circa ( comunque nella parte più bassa degli ultimi anni).

questo per una precisa volotà commerciale degli istituti di credito italiani. Basta pensare che nello stesso periodo in francia il tasso fisso è stato consigliato al 70 % circa delle persone che chiedevano un mutuo.

ora, constatato che vi è stata una precisa volotà nel commercializzare un prodotto piuttosto che un altro, che a seguito di questa scelta oggi abbiamo milioni di famiglie che si ritrovano ad avere una rata insostenibile rispetto alla staticità dei loro salari ( quando non alla perdita del lavoro) esiste solo una via di uscita: una moratoria dei mutui a tasso variabile aperti tra il 2002 e il 2004 compresi.

questi contratti vanno assolutamente convertiti in tasso fisso ripreso al minimo del periodo aggiunto di uno spread medio dello stesso periodo.

questo permetterà di far tornare indietro l'orologio della situazioen esplosiva in cui ci troviamo. significa riportare le rate dei mutui al valore della sottoscrizione, impedendo l'affogamento nei debiti di migliaia di famiglie italiane.

le banche dovranno fare delle svalutazioni per i mancati guadagni, ma credo che sia il male minore, considerati anche tutti i profitti che continuano a fare con commissioni esose, rispetto alle rivoluzioni e alle sommosse popolari a cui il popolo, anche il più tanquillo e mite, va incontro quando non ha più nulla da perdere.

mercoledì, maggio 17, 2006

brave persone e persone vincenti

una volta si descriveva una persona con l'apprezzamento del suo complesso di qualità morali, e se meritato lo si descriveva come "una brava persona". una persona corretta, sui cui potevi far conto e di cui ti potevi fidare, sapendo che nella scelta avrebbe preferito rispettare i principi anche soffrendo e che avrebbe giocato lealmente.

oggi l'aggettivo più ambito è "persona vincente", tanto desiderato da essere raggiunto però senza nessuna considerazione delle regole usate per vincere.

ecco dove si trova la frattura. le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, e per gli esempi è facile guardare agli ultimi, eclatanti casi finanziari e sportivi.

il motto "l'importante è partecipare" è diventato in questo tempo "l'importante è vincere non partecipare".
credo che sia importante vincere, e del resto nessuno accetta la competizione, se non per misurasi e vincere.

ma è venuto il momento di correggere ancora il motto dicendo che è sì importante vincere, ma rispettando almeno la regola fondamentale di ogni competizione: la lealtà.

proporre argomenti, condividere opinioni

... e "scaricare i files" del proprio pensiero.
unico divieto a chi vorrà condividere lo spazio e inserire commenti: niente insulti, niente razzismo. solo confronti nell'alveo del rispetto delle persone e dei loro valori.